Le principali mode giovanili degli ultimi anni

Le mode giovanili degli ultimi anni sono state ispirate per lo più dalla visione di film, telefilm e commedie americane, dall'ascolto di gruppi, cantanti, tormentoni, boy band, girl band e dalla ripetizione tribale e passiva di comportamenti nati sia per gioco che per la necessità di distinguersi a livello generazionale. 


Passato alla mano sono ormai trascorsi quasi 40 anni da quando film come "Staying alive" e "Grease" fecero in modo che nivei stormi di Tony Manero de' noantri si aggirassero per le discoteche italiane per dimostrare a ragazze modello Olivia Newton John quanto avessero pesantemente metabolizzato la celebre pellicola con John Travolta: completino preferibilmente bianco, camicia con il colletto a punta inamidato sopra la giacca e improbabili movenze d'anca da navigati ballerini allestivano vitali giovincelli che tendevano anche a spalmarsi generose dosi di gel sopra la capoccia per brillare di gioventù ed energia all'intermittenza delle luci stroboscopiche.

Passarono pochi anni e per il giovane italiano fu la volta di immedesimarsi in un’altra icona italo-americana mutuata dai telefilm ovvero l’adorato Arthur Fonzarelli, A.K.A. Fonzie. Quello molto probabilmente fu il periodo d’oro dei pellettieri e dei riparatori di jukebox vista la tendenza dei nostri giovani masculi ad abbigliarsi con giubbottino di pelle sotto il quale regnava incontrastata la candida bianca maglietta della Fruit of the Loom, e la tendenza ad azionare il dispensatore musicale con il magico colpetto del Fonzie.

Celebrati anche gli Happy Days venne il momento del mitico orecchino che tanti padri e madri fece disperare poiché i giovanotti ansiosi di sembrare alla moda più che mai cominciarono a bucarsi le orecchia per posarsi il monile a sinistra se volevano attestare la loro eterosessualità ed invece a destra se invece volevano comunicare al mondo di essere omosessuali. Questa appena descritta però a me in verità è sempre puzzata più di leggenda metropolitana che di autentica realtà poichè ce n'erano certi con l'orecchino a destra che avevano la fama di essere degli autentici playboy. L’orecchino, progenitore di tutti i piercing attuali, durò veramente molto ed ancora oggi, in pieni Anni '10, non è troppo raro vedere dei nostalgici quarantenni con tanto di sbriluccichino al penzolone.

Nello stesso periodo le ragazze cominciarono ad andare a giro con i capelli cotonati in maniera esagerata che sembrava fossero andate più dal gommista che dal parrucchiere e a scegliere come abbigliamento mantelle, pizzi, merletti, calze bucate in stile Veronica Ciccone di "Material girl" e spalline che concorrevano a farle sembrare più giocatrici di football americano che gentili virgulti.

Nella metà degli anni ’80, per chissà quale fenomeno non controllato di marketing, esplose la moda di essere paninari ovvero coloro che per usare un eufemismo molto ma molto generoso "investivano" fior fiori di stipendi dei Matusa (così erano chiamati i genitori) per comprarsi le agognate Timberland, il piumino Moncler, la felpa della Best Company, le Vans modello Espadrillas e i Levis 501 che chissà come si consumavano sempre a livello degli zibidei. Il contraltare più duro e puro era invece rappresentato dal metallaro che invece delle firme se ne fregava altamente e preferiva celebrare sulle magliette la mascotte degli Iron Maiden, Eddie

Agli albori degli anni ’90 fu molto più la musica a caratterizzare la moda e l’avvento della musica house prima e della techno dopo rivestirono il giovane uomo nostrano di tante assurde camicie plasticone che bastava respirare per sudarci dentro. A quei tempi i tipi più rudi e metallari erano invece soliti indossare il chiodo con tanto di stemmettino della Mercedes sbarbato indebitamente dalla berlina di turno e le scarpe con la placca di metallo in punta.

Sempre negli stessi Anni ’90 venne anche il Grunge ed un discreto ritorno del reggae così i borselli dei genitori poterono finalmente rilassarsi considerato che peggio si andava vestiti e più figura si faceva. Da bauli dimenticati in qualche angolo della casa vennero ripescati maglioni anni ’60 che avevano visto più di una protesta studentesca nonché molte generazioni di tarme, e per i calzoni si poteva benissimo mettere quelli da diecimila lire comprati al mercatino dell’usato.

Avvicinandoci al 2000 il tipo che vuole apparire alla moda scopre come per incanto creme e cremine, lozioni e macchinari tecnologici e diventa così un perfetto poster della salute e della beltà. In verità la tendenza maniacale a voler apparire con tutte le ciglia messe in fila rende il tipo alla moda di quegli anni piuttosto monotono e costruito decisamente troppo a tavolino.

In pieni Anni 2000 sono i tatuaggi e i piercing a distinguere coloro che vogliono sembrare al passo con i tempi e cosi in quegli anni centrimetri di pelle furono ricoperti con disegni più o meno tribali e altrettanti centrimetri furono pinzati per la collocazione del monile intracutaneo. In quegli anni inoltre inizia ad andare di moda partecipare all'Happy Hour e chi ha più quattrini da spendere, molti più quattrini da spendere, non può mancare di fare una capatina estiva al Billionaire.

Negli ultimi anni invece la moda è stata dettata soprattutto da personaggi quali tronisti e appartenenti al mondo dello spettacolo e cosi sono nati i metrosexual di cui tanto si è discusso in estate per l'uscita di Cecchi Paone sui giocatori della nazionale, e ha continuato di essere tale lo stile cafonal chic tipico di coloro che per esempio indossano articoli alla moda dove appare il nome di uno stilista scritto a caratteri cubitali. Anche il colore viola l'ha fatta da padrone nella moda negli ultimi anni. Per non dire delle mutande in vista...

Con l'avvento di Internet infine di mode ne sono nate e ne sono state scoperte a iosa, talmente tante che stare dietro a tutte ci sarebbe da diventare strulli. Che ognuno quindi scelga pure la sua o, meglio ancora, si sforzi finalmente di essere uguale solo a se stesso.

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