Giochi per bambini

“Alla prossima vi buco il pallone!” ci ripeteva sempre l’anziano omino quando giocando con la sfera capitava che essa andasse a finire nel suo orto. Ora lui non c’è più, non ci siamo più noi a giocare a pallone e nessuno ha preso il nostro posto, perché i bambini a giocare sotto casa si sono pressoché estinti. Ora ci sono i Nintendo, le Playstation, gli Xbox a far divertire i ragazzi mentre noi quando avevamo la divisa da una parte e i sandali di gomma, ci divertivamo con tutti quei giochi che di tecnologico avevano ben poco ma che erano puro potere alla fantasia.

Fra i più popolari meritano senz’altro menzione:

- GIROTONDO: Ci si tiene tutti per mano e correndo in senso orario o antiorario si intona la nenia: “Giro, girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra”. Al “terra” ci si butta giù poi ci si rizza e si riparte con lo stesso andazzo fino ad esaurimento nervoso,

- NASCONDINO: Quel gioco dove il designato di turno si appoggia a un muro o ad un albero e terminato un arbitrario conteggio a occhi chiusi deve andare a stanare gli altri che nel frattempo si sono nascosti. Di solito c’è sempre l’originalone che si nasconde dietro al contatore e fa subito bomba (per la cronaca non vale!), mentre gli altri si infrattano in qualsiasi luogo che li possa celare alla vista della guardia. L’ultimo rimasto ha il potere di scagionare tutti i catturati facendo Bomba libera tutti, in pratica una sorta di amnistia.

- RUBABANDIERA o BANDIERINA, il gioco ufficiale della dottrina. Di solito ci si fruga nelle tasche e si usa il fazzoletto meno moccicoso per mettere in competizione due squadre poste una davanti all’altra. La bandierina viene tenuta a metà percorso da un personaggio imparziale che chiama i numeri corrispondenti ai membri delle due squadre che la devono catturare e portare in salvo nel territorio della loro squadra. Io ci ho sempre razzolato poco a bandierina e nemmeno ricordo di avere vinto una sfida. Non mi scegliete mai perché sono negato.

- PALLA PRIGIONIERA, anche qui due squadre e un pallone. Tale pallone viene tirato da un membro di una squadra che deve cercare di colpire un avversario dall’altra parte. Se l’avversario viene colpito diventa prigioniero e va a collocarsi dietro i nemici, ma si può scagionare se afferrata la palla colpisce a sua volta un avversario. Insomma a giocarci è più facile che a spiegarlo.

- FORMULA UNO o GRAN PREMIO, il gioco consiste nel tracciare una sorta di pista con il gesso sull’asfalto ove far correre le macchinine che ognuno ha saputo farsi comprare dai suoi genitori. A me all’inizio da piccino non mi facevano mai giocare, perché gli altri avevano Ferrari, Lotus e McLaren e io mi presentavo con un modello di Fiat 128 certamente non idoneo alla corsa. Poi con il tempo riuscii a conquistarmi la Brabham di Patrese, ma raramente ho vinto qualche Gran Premio.

- MOSCA CIECA, nella Mosca Cieca un giocatore viene bendato ed entro un dato spazio deve cercare di catturare gli altri partecipanti “a tastoni” visto che non ci vede una cippa lippa. Chi è catturato diventa la nuova MOSCA CIECA fino a che la mamma o la nonna chiamano dalla terrazza per la cena e tutti corrono a mangiare.

Meritano senz’altro una lodevole citazione anche altri giochi come UN, DUE, TRE STELLA!, GIMKANA, REGINA REGINELLA e TELEFONO SENZA FILI, ma invece di leggerli da me vi invito a giocarci direttamente che il tempo è bello e non voglio farvi stare troppo davanti al pc.

Oh...ma che siete ancora qui??? Tutti fuori a giocare!!!

Nessun commento:

Posta un commento

Di' la tua in proposito...